Recensione del CD CarbonCopy:
Fondata dal percussionista Mario Martignoni nel 1994, la CAD è un collettivo che si muove tra musica, performance e ricerca. La musica è pesantemente influenzata dalle culture primitive (in senso positivo) del pianeta e si basa su un uso esteso di strumenti a percussione e sull'ibridazione di elementi etnici, jazz, blues, folk e avantgarde. Si tratta di una collezione di composizioni per cinema, danza, mostre d'arte, nella quale si ricercano i rapporti tra suono e stati di coscienza, tra suono e immagini, tra suono ed esistenza. La trasformazione della musica in performance è il passo successivo, in un rituale antichissimo che è giunto fino a noi dalla notte dei tempi. "Lhasa - Angin Prana", che si ricorda dell'oppressione comunista sul Tibet, è fatto di piccole pulsazioni e dei soffi di whirl istruments; "Aritmie", nato come musica di scena, si muove in ambiti sperimentali con frasi riprese da certa musica neroamericana; "Ngurek - Bali" fa esplodere un arsenale percussivo. Tutto il disco è un susseguirsi di colori, stati d'animo, emozioni, ma credo che l'ambito migliore per apprezzare pienamente queste musiche sia il concerto, nel quale l'interazione col pubblico genera un'energia unica. Gianluigi Gasparetti